Criteri redazionali
Come redigere i contributi
Diritto e Religioni
Criteri redazionali
Impostazione della pagina
Carattere: Simoncini Garamond; corpo 12 per il testo; corpo 10 per le note. Stile: normale (tondo), allineamento giustificato.
Testo
All'inizio di ogni capoverso si devono lasciare 3 spazi
Le citazioni all'interno del testo vanno tra parentesi e in corsivo; l'uso dei caporali: «...» va scelto come coloritura o sottolineatura, oltre che come parafrasi, metafora, analogia. I caporali non sono in genere sulle tastiere, si reperiscono dalla barra degli strumenti in Inserisci - Simbolo.
Tra un paragrafo e l'altro non si cambia pagina.
Tra il titolo del paragrafo e il testo relativo va lasciata una riga bianca. Tra la fine di un paragrafo e il titolo di quello successivo vanno lasciate due righe bianche.
I paragrafi vanno numerati. Il numero va seguito da un punto e poi dal titolo. Numero, punto e titolo vanno in corsivo.
La punteggiatura segue l'eventuale nota nel testo e non la precede.
Le parole straniere e in latino vanno scritte in corsivo.
Note
Rigorosamente a piè di pagina, con numerazione progressiva.
Qualsiasi indicazione bibliografica va segnalata integralmente e per esteso la prima volta che si presenta all'interno di ciascun saggio.
Nelle citazioni in nota sarà anteposto il nome e il cognome dell'Autore per esteso e in maiuscoletto; il titolo dell'opera (in corsivo) e, nell'ordine, casa editrice, luogo, anno della pubblicazione (in tondo). Se più sono gli Autori, i loro nomi saranno separati dalle virgole. I nomi delle riviste, delle enciclopedie, dei siti web e delle banche dati saranno in corsivo.
Esempio: GAETANO CATALANO, Il diritto di libertà religiosa, Giuffrè, Milano, 1957
Citazioni successive:
Se la nota precedente indica solamente un testo e la nota successiva indica lo stesso testo in pagina differente: ivi, p. 24; se la citazione successiva indica lo stesso testo nella stessa pagina: ibidem.
Se la nota precedente indica lo stesso autore e un libro diverso, la nota successiva indicherà l'autore con ID. (o EAD in caso di Autrice)
Se di un autore viene citata una sola opera, le citazioni successive riporteranno nome e cognome dell'autore, op. cit., pp...
Se di un autore vengono citate più opere ripetere solo il titolo in corsivo per intero, seguito da cit. e dalle pagine relative; il tutto va separato con virgole:
Es: : GAETANO CATALANO, Il diritto di libertà religiosa, cit., pp. 20-30.
Se l'opera è in più volumi, il numero del volume va indicato con cifra romana, l'eventuale parte con cifra araba.
MARIO TEDESCHI, I problemi attuali della libertà religiosa, nel vol. ID. (a cura di), La libertà religiosa, I, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2002, pp. 1-22.
Se l'opera è tratta da un volume collettivo senza curatore, la citazione verrà compiuta nel seguente modo: AUTORE (nome e cognome per esteso in maiuscoletto), titolo dell'opera in corsivo, nel vol. titolo del volume in corsivo, casa editrice, città, anno, pagine. Evitare la citazione AA.VV.
Se l'opera è tratta da un volume collettivo con curatore, la citazione verrà compiuta nel seguente modo: AUTORE (nome e cognome per esteso in maiuscoletto), titolo dell'opera in corsivo, nel vol., CURATORE (nome e cognome per esteso in maiuscoletto), titolo del volume in corsivo, casa editrice, città, anno, pagine.
Se l'opera è tratta da un volume miscellaneo dello stesso autore, la citazione verrà compiuta nel seguente modo: AUTORE, titolo, nel vol., ID., o EAD, (in maiuscoletto), titolo dell'opera miscellanea, casa editrice, città, anno, pagine
Es: M. TEDESCHI, Il contributo della scienza giuridica italiana nell'ambito del diritto canonico ed ecclesiastico, nel vol. ID., La tradizione dottrinale del diritto ecclesiastico, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza, 2007, pp. 99-119.
Citazione da articolo di rivista:
Autore (nome e cognome per esteso e in maiuscoletto), titolo dell'articolo (in corsivo), in, titolo della rivista (in corsivo), preceduto da una virgola e seguito dal numero del fascicolo e dall'anno. Il numero, l'anno e le pagine devono essere separate da virgole:
MARIO TEDESCHI, La fine del potere temporale nella pubblicistica francese (1859-1861), in Diritto e Religioni, 1, 2007, p. 497.
Indicazione delle pagine:
1. utilizzare per una singola pagina: p. (es.: p. 25);
2. per indicare le pagine successive alla prima pagina indicata si utilizza la doppia s: esempio p. 25 ss.;
3. pagine consecutive: pp. intervallate da un trattino (es. pp. 20-30).
Esempi: 1) p. 25; 2) p. 25 ss.; 3) pp. 20-30.
Citazione di documenti d'archivio:
Nella prima citazione l'archivio va scritto per esteso indicando quale sarà l'abbreviazione per indicarlo in seguito; il fondo indicato va scritto in corsivo e anche di esso va indicata la successiva abbreviazione, il titolo del fascicolo o del sottofascicolo va scritto in tondo tra apici, il dettaglio andrà scritto in tondo.
Per altre indicazioni si possono seguire fin dalla prima nota le abbreviazioni ormai canoniche: busta=b.; fascicolo=f.; sottofascicolo=sf.; cartella=c.; inserto=ins., registro=reg.; rubrica=rubr.; categoria=cat.
Il plurale va indicato raddoppiando la lettera finale abbreviata:
Buste=bb.; fascicoli=ff.; registri=regg.
Archivio Centrale dello Stato (ACS), Ministero dell'interno (Min.int.), Direzione generale della Pubblica sicurezza (Dir. gen. ps), Divisione affari generali e riservati (Div. aa. gg. rr.), 1930-31, cat. C1, b. 328, sf. 63, ins. 6, "Provvedimenti per la disoccupazione e l'indigenza 1931-32". Il questore di Roma al ministro dell'interno, 20 maggio 1931.
Uso delle maiuscole e delle minuscole: l'istituzione a cui si fa riferimento porta la prima lettera del primo sostantivo alta e le altre iniziali basse: Ministero dell'interno, Presidenza del consiglio dei ministri, Consiglio dei ministri. La carica a cui si fa riferimento va sempre indicata in minuscolo: prefetto, questore, ministro, presidente del consiglio.
Per indicare decenni o secoli va usata la maiuscola e il decennio o il secolo indicato va scritto in lettere: anni Trenta, Ottocento, Novecento.